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Agevolazioni per la Sostituzione degli Infissi nel 2025

Anche nel 2025, chi desidera sostituire gli infissi potrà usufruire di importanti agevolazioni fiscali, che includono alcune modifiche rispetto alle normative precedenti. Le nuove disposizioni prevedono un sistema di detrazioni fiscali differenziato tra prime e seconde case, con maggiori benefici per le abitazioni principali.

Per poter accedere al Bonus infissi 2025, la sostituzione dei serramenti deve essere considerata un intervento di manutenzione straordinaria, restauro o risanamento. È essenziale che i lavori comportino cambiamenti significativi rispetto agli infissi precedenti, che riguardino sia i materiali utilizzati sia le dimensioni o i componenti vetrati.

Nel 2025, il Bonus ristrutturazione permette di beneficiare di una detrazione del 50% per le spese sostenute su abitazioni principali, mentre per le seconde case l’aliquota è fissata al 36%. Tuttavia, queste percentuali verranno ridotte a partire dal 2026, con detrazioni che scenderanno al 36% per la prima casa e al 30% per le seconde abitazioni.

Il limite di spesa massimo ammissibile resta fissato a 96.000 euro per ogni unità abitativa. Questo tetto riguarda l’intero importo dei lavori di sostituzione degli infissi e viene calcolato separatamente per ciascun immobile coinvolto. Anche per il 2025, la detrazione sarà ripartita in dieci quote annuali di pari importo, offrendo un recupero graduale delle spese.

Bonus infissi 2025 con Ecobonus: dettagli e condizioni

Per chi desidera sostituire gli infissi senza dover affrontare una ristrutturazione completa, l’Ecobonus rappresenta un’alternativa valida anche nel 2025. Gli interventi ammessi includono la sostituzione di finestre esistenti, la modifica di porte finestre, l’installazione di nuove persiane, avvolgibili e tapparelle, nonché la sostituzione di porte d’ingresso e tende da sole, limitatamente alle facciate esposte a nord.

È importante sottolineare che l’Ecobonus copre esclusivamente la sostituzione o la modifica degli infissi già presenti, mentre le nuove installazioni non rientrano tra gli interventi agevolabili. Le dimensioni degli infissi possono essere modificate, purché non superino i limiti di quelli preesistenti e rispettino i parametri di conduttività termica previsti dalla legge. Inoltre, per poter beneficiare dell’agevolazione, gli immobili devono essere esistenti, regolarmente accatastati e dotati di impianto di riscaldamento.

Le detrazioni previste sono del 50% per le abitazioni principali e del 36% per le seconde case, con un limite massimo di spesa di 60.000 euro per ogni unità immobiliare. Anche in questo caso, a partire dal 2026, le aliquote subiranno una riduzione, passando rispettivamente al 36% e al 30%.

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